Mastoplastica Additiva

 

è l’intervento chirurgico che permette di aumentare il volume del seno con l'inserimento di una protesi sotto la ghiandola mammaria o il muscolo pettorale. Un seno non sviluppato, oppure poco sviluppato o leggermente cadente può, con l'intervento chirurgico di Mastoplastica Additiva, acquistare un aspetto piacevole. E’ un intervento di grande soddisfazione perché la cicatrice è molto piccola ed il risultato è mirabile.
 

Le protesi mammarie

 

In passato venivano usati svariati tipi di protesi, il cui liquido di riempimento era  costituito da soluzione salina, oppure olio di soia, silicone o idrogel. Le protesi mammarie odierne sono costituite da un involucro di silicone riempito con gel di silicone altamente coesivo, dalla consistenza soft-touch che mima la stessa morbidezza della ghiandola mammaria, al fine di rendere l’effetto sempre più naturale, ovviando ai difetti che si avevano prima (seni troppo rotondeggianti e troppo duri, formazioni di pieghe ai margini del seno e possibile sgonfiamento delle protesi stesse).

A tutt'oggi non vi è alcuna prova scientifica che l'uso di protesi mammarie determini un aumento del rischio di cancro della mammella.

Vie di accesso e cicatrici

 

  • Ascellare (la cicatrice rimarrà nascosta nella cavità ascellare)
  • Peri-areolare (la cicatrice interesserà l’areola sulla emicirconferenza inferiore)
  • Solco mammario (la cicatrice verrà a trovarsi nella piega sottomammaria)

Posizione della protesi

 

Le protesi possono essere inserite immediatamente dietro la ghiandola mammaria oppure al di sotto del muscolo gran pettorale.
Nelle pazienti molto magre con pelle particolarmente sottile è indicato l'impianto sotto il muscolo pettorale per una minor visibilità della protesi che non verrebbe completamente coperta dalla ghiandola. 

L'anestesia

 

L'intervento si può svolgere in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, in sala operatoria.

L'intervento chirurgico

 

L'intervento consiste nell'impianto di una protesi mammaria. Si esegue l'incisione che può essere posizionata, come illustrato sopra, nel solco sotto-mammario, intorno all'areola o nel cavo ascellare. Lavorando attraverso quest'incisione, si crea una tasca sopra o sotto muscolare e si posiziona l'impianto protesico. L'emostasi deve essere accurata, l'introduzione di eventuali drenaggi in aspirazione limita i rischi di ematoma. In effetti si richiede un'incisione minima, che non lascia cicatrici evidenti. Si sutura a strati il sottocute e la cute. Un bendaggio occlusivo conclude l'intervento. Un reggiseno (confortwear) ed una fascia, verranno indossati già in sala operatoria e andranno portati per un mese. Ogni aspetto dell'intervento va sempre approfonditamente esaminato caso per caso e discusso con il chirurgo in sede di consultazione

Il post-operatorio

 

I drenaggi, se utilizzati, sono tolti dopo 2-3 giorni, la paziente può essere ricoverata in day-hospital o con degenza di 1 notte (in relazione alla tipologia di intervento ed alla distanza di residenza dalla clinica) e dimessa con terapia antibiotica ed al bisogno antidolorifica. I punti di sutura non devono essere rimossi, in quanto sono completamente sottocutanei e riassorbibili. La guida di autoveicoli deve essere interrotta per almeno 2 settimane e l'attività fisica (ginnastica e sport) è assolutamente vietata per almeno 4 settimane, con ripresa graduale, solo dopo indicazione del chirurgo.
Il reggiseno va indossato giorno e notte per quattro settimane e, successivamente, di giorno per altre due. 

Quanto dura il risultato?

 

Il risultato è duraturo. Tuttavia con l'invecchiamento l'aspetto del seno si può modificare, ed un suo eventuale abbassamento (ptosi) potrà essere corretto con una mastopessi.

Complicanze

 

Annualmente vengono eseguiti con successo migliaia di interventi di mastoplastica additiva con risultati molto soddisfacenti. Non vi sono controindicazioni particolari, ma è bene che i controlli vengano eseguiti.

Le complicanze, come per la maggior parte degli interventi chirurgici, sono legate alle infezioni, ematomi e sieromi; nella fattispecie della mastoplastica additiva, si aggiungono la contrattura capsulare ed tutte le problematiche legate alla presenza di un materiale protesico, da approfondire con il chirurgo di fiducia. 

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